Ternana, Vitale: “Ancora uno sforzo”

(Giornale dell’Umbria) – TERNI – Era il protagonista più atteso in una partita con vista sul mare tranquillo della salvezza. Lo stadio davanti il golfo alle spalle della tribuna di uno stadio non bello ma quantomeno particolare, animato stavolta dalla passione della gente del posto per uno di loro che giocava con l’altra squadra. Luigi Vitale “Gigino” per gli amici l’ha vissuta con molto pathos e quando la curva l’ha chiamato per consegnargli la sciarpa ha ringraziato commosso. Poi però non le ha mandate a dire ai suoi avversari e, di conseguenza, ai suoi concittadini «perché noi volevamo fare il risultato che ci avrebbe permesso di avvicinare ancora di più la salvezza». Niente sentimentalismi quindi durante i novanta minuti vissuti da protagonista. «Credo di averli giocati bene e in ogni caso sono soddisfatto di me e della squadra così come del risultato«. Gigi Vitale è la réclame della felicità. Lui che quasi sempre schiva da buon dribblatore le interviste, questa volta fa uno strappo alla regola. Ha voglia di comunicare la sua gioia e se sottolinei quanto sia stato sentito l’abbraccio simbolico della sua gente lui allarga ancora di più il sorriso e racconta: «Me lo aspettavo così perché io all’andata avevo fatto un grande gesto e loro non l’hanno dimenticato». Il gesto? Un passaggio sotto la San Martino dove c’erano i tifosi stabiesi subito dopo aver segnato un gol per la Ternana. Un passaggio con le braccia larghe quasi a scusarsi del gol. Ma in quei novanta minuti il lavoro prevale sul sentimento. Era successo al Liberati (gol suo nel 3-2 rossoverde) ed è successo ancora al “Romeo Menti” di Castellamare con il ragazzo del posto a servire l’assist per la “capocciata” del pareggio di Luis Alfageme. «Un bel cross certo ma anche Luis è stato davvero bravo a cogliere il tempo giusto per lo stacco e l’incornata». Vitale ne ha un po’ per tutti. Per la squadra «che ha giocato con maturità proprio come voleva Toscano. Dura, concentrata ma anche capace di attaccare perché sapevamo del loro primo quarto d’ora sprintato e del calo successivo». E’ andata bene la giornata perché “nessuno s’è fatto male” anche se «è stata partita vera dall’inizio alla fine com’era giusto fosse. C’è scappato il pareggio che a noi va benissimo ma che dovrebbe bastare anche alla Juve Stabia nonostante loro cercassero fortissimamente la vittoria per riscattare qualche recente passaggio a vuoto. Però noi dopo la sconfitta con il Varese dovevamo recuperare e ce l’abbiamo fatta». Già nonostante gli scarpini che per un tempo hanno fatto impazzire Vitale e i tifosi ternani in trasferta. «Questo è un campo sintetico più vecchio del nostro e non so perché ma nel primo tempo scivolavo ogni volta che forzavo sul piede d’appoggio. Mi succede anche a Terni, in allenamento, ma qui era una vera disdetta. Nella ripresa invece è tutto filato liscio. Si vede che era quella parte del campo che mi restava indigesta». Intanto chiunque gli passa vicino gli da la mano o gli molla una pacca sulle spalle. Lui, Vitale il protagonista più atteso, aveva dettato i tempi dell’intervista. «Venti secondi – scherzava -perché debbo andare a casa». Due o trecento metri più in là dello stadio percorsi sotto braccio a parenti e amici tra gli applausi della sua gente. Un bel pomeriggio di sport e di affetti per “Gigino” che sogna il Napoli ma al momento «sono molto soddisfatto di quanto sto facendo con la Ternana. Davvero un bel campionato con vista sulla salvezza scovata a due passi dal golfo».

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