A poche ore dalla conclusione del 2013, un unico pensiero circola nelle menti dei tifosi della Ternana: “Speriamo bene!”
Procediamo però con ordine.
Dopo la tanto attesa promozione in serie B, nell’estate del 2012, sotto la guida di Mimmo Toscano, ci si aspettava un campionato di sofferenza, in lotta fino alla fine per non retrocedere, con una squadra poco modificata e rinforzata dal mercato estivo.
Invece il 2013 è arrivato con un vento di speranza, per un inizio di campionato positivo e per gli innesti a Gennaio di Scozzarella e Ceravolo (con esperienza da serie A). In effetti il campionato è proseguito, tra alti e bassi, in maniera più che dignitosa, concluso con la seconda miglior difesa e il nono posto a 53 punti.
A questo punto i conti sembravano facili: basterà rinforzare la squadra per guadagnare almeno una posizione, utile ad entrare nei play-off.
Tuttavia anziché procedere con acquisti mirati, la squadra è stata quasi stravolta: è arrivato il centravanti che avrebbe dovuto garantire 20 gol, cardini della difesa e del centrocampi rinnovati, esterni completamente nuovi, e qualche giovane di belle e prospettive.
Tutti, dai tifosi agli esperti di mercato, consideravano la campagna acquisti una delle migliori della serie B. E così ci si apprestava ad iniziare il campionato con una buona dose di ottimismo, di poter lottare per la promozione in serie A, assente da ormai 39 anni.
Invece la realtà è stata assai più dura: la squadra ,se da un lato ha dimostrato di trovare la via del gol molto più facilmente, dall’altro ha perso quegli equilibri che erano stati la forza dell’anno precedente, per un totale in debito di punti. La società conferma la fiducia nel tecnico, giudicato l’unico a poter risollevare le sorti di un gruppo che conosce molto bene.
La squadra non risponde però nel migliore dei modi, e sebbene ritrova una parziale solidità dietro, perde quella lucidità di trovare la via del gol. E così tra partite perse immeritatamente, altre meritatamente e punti racimolati soprattutto in casa, il 2013 finisce con l’esonero di Mimmo (la squadra verrà affidata a Tesser) e l’ultima posizione buona per la salvezza a 22 punti, più 1 sulla zona play-out.
Sembra un copione già visto: era il 2000-2001, quando un campionato che doveva essere di sofferenza si trasforma in una lotta al vertice, concluso con il sesto posto. Sulle ali dell’entusiasmo la squadra viene rivoluzionata e nonostante i favori del pronostico, retrocede. Allora fu il fallimento della Fiorentina che salvò le Fere dalla serie C.
E allora, al netto di tutti gli scongiuri del caso “Speriamo bene!” Speriamo che questa volta non servano simili eventi, ma che sia la squadra a dimostrare sul campo il suo vero potenziale e iniziare il 2014 nel migliore dei modi, per concludere il campionato in zone tranquille.
Buon 2014!
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