Ternana, analisi del girone d’andata / parte prima

Analisi del girone d’andata di Simone Palombi

Analisi della classifica: Il girone di andata del campionato cadetto 2014/201 si è chiuso con la Ternana al 14esimo posto, a quota 25 punti. Si tratta del miglior risultato dal ritorno in serie B, 3 punti in più, sia rispetto al 2012-13, quando però le prime viaggiavano ad un ritmo decisamente superiore rispetto alle attuali, lasciando alle squadre di medio-bassa classifica le briciole, sia rispetto al 2013-14, la cui classifica finale del girone di andata è molto simile.
In particolare il 2013 si era chiuso con l’importantissima vittoria in casa contro la Reggina, ma anche con l’esonero di Mimmo Toscano, che lasciò il posto a mister Attilio Tesser.<br />La differenza reti di fine 2014 è -6, risultante da 18 gol fatti e 24 subiti.
La partenza di Antenucci ha sicuramente gravato nella miseria del bottino di gol realizzati (2° peggior attacco) nonostante l’esplosione di Avenatti. Mentre le 24 reti subite (11esima difesa) sono penalizzate dal periodo di appannamento nella fase centrale del girone, nonostante Brignoli si sia dimostrato ancora una volta uno dei migliori.
Analisi delle partite: Abbastanza un mistero rimane tutt’ora l’altalenante andamento: prestazioni soddisfacenti fuori casa, ottenendo 15 punti in 11 partite ed una 4 posizione in classifica considerando solo i risultati in trasferta, contro balbettamenti continui in casa, ottenendo i restanti 10 punti su 10 partite, e l’ultima posizione nell’opposta classifica che considera solo i risultati in casa. Il tabù Liberati infatti è stato sfatato solo alla 16esima giornata, con il trionfo sul Catania per 1-0, con gol, neanche a dirlo, di Avenatti, dopo 4 pareggi e 3 sconfitte.
Anche dal punto di vista temporale la continuità dei risultati non è stato punto di forza di questa prima parte di campionato. Dopo un incredibile inizio, con 7 punti ottenuti nelle prime 3 partite e prima posizione in classifica, è stato ottenuto con grinta un pareggio a Brescia, in inferiorità numerica per un tempo, e dalla successiva sconfitta in casa col Bologna, solo qualche pareggio ha interrotto una serie di sconfitte. Fino a quello per 2-2 nel derby, che, per come ottenuto, ha donato nuova linfa e morale alla squadra, che è riuscita così ad inanellare 2 vittorie (Catania e il sorprendente Frosinone secondo) prima di altre due sconfitte abbastanza inattese, per poi risollevarsi di nuovo nell’ultima in casa contro il Modena e la brutta sconfitta, senza gioco né grinta, a Varese in chiusura di anno.
Analisi tattica: Il credo di Tesser è sempre stato il 4-3-1-2, e ha voluto insegnarlo anche arrivato a Terni. L’impatto del cambio panchina aveva portato 11 risultati utili consecutivi (+1 ottenuto nell’ultima partita di Mimmo) e la salvezza abbastanza tranquilla nel vecchio campionato. Il nuovo invece non era iniziato nel migliore dei modi, con un mercato alquanto rivedibile, ma senza polemiche, Tesser ha lavorato sul campo per dare un bel gioco alla squadra. I primi risultati confortanti sono stati però d’inganno. Sebbene infatti la manovra fosse fluida e piacevole alla vista, la scarsa concretezza d’avanti ha creato enormi difficoltà in fase realizzativa, rendendo la squadra sbilanciata e e la difesa a 4 vulnerabile agli attacchi avversari, con il centrocampo e i terzini in perenne affanno per recuperare le posizioni. E allora a Bari, complice un elevato numero di assenti a causa di infortuni, Tesser ha schierato la squadra con il 3-5-2 che tanti risultati aveva portato, passando da un atteggiamento propositivo, cercando di tenere il pallino del gioco, ad uno più guardingo, fatto di attesa e ripartenza, ottenendo un importante vittoria. I 3 difensori sempre fissi dietro danno maggiore solidità difensiva, e lo stesso centrocampo a 3 concede pochi spazi centralmente, mentre l’unica incognita sono i due tornanti, costretti sempre a fare un lavoro estenuante ed in inferiorità numerica sulle fasce. Da quella partita il modulo non è stato più abbandonato, ma Tesser continua a lavorarci su, provando a modificarlo in un 3-4-1-2, con un trequartista dietro le punte o 3-1-4-2 con il regista centrale (Viola, o anche Eramo ha dimostrato di trovarsi bene in quella posizione) più basso e vicino alla difesa.
L’emergenza  infortuni infine ha anche costretto Tesser ad arrangiare nei tre di difesa si Valjent sia Popescu, con ottimi e sorprendenti risultati.
Emergenza perenne infortuni: Un’altra nota negativa finora è stato il bollettino medico. Mai Tesser ha avuto tutti gli uomini a disposizione, con tanti infortuni brevi, ma frequenti, e quello grave accaduto a Masi. Unica nota lieta il recupero di Dianda, che dopo aver esordito con la primavera, tornerà in campo anche con la prima squadra nel nuovo anno.

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