Dotto: “Dzeko ha insultato l’allenatore davanti ai compagni e lo ha sbeffeggiato davanti a milioni di italiani”

“Scusa” è una bellissima parola. Talmente bella che quasi verrebbe di fare apposta qualcosa di riprovevole per poterla dire e ridire. Fortunato chi la riceve, ancora più fortunato chi la pronuncia. Gli uomini fanno, per lo più, una fatica bestiale. Alcuni si farebbero sparare pur di non dirla. Edin Dzeko, a quanto pare, è uno di loro. Ha insultato il suo allenatore davanti ai compagni e, se il labiale non mente, lo avrebbe sbeffeggiato platealmente davanti a milioni di italiani, le telecamere addosso, ripetendo qualcosa che suonava come: “In che mani siamo?…”, con tanto di sottolineatura gestuale, da latino ormai di adozione. Non sappiano cosa Edin abbia realmente detto a Paulo Fonseca, ma sappiamo che se in uno spogliatoio, o in qualunque famiglia, viene messo in discussione il principio di autorità è l’inizio della fine. Se a farlo è il capitano, lo sfascio è garantito. CORRIERE DELLO SPORT LA FONTE.

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